Dopo molti anni finalmente sono riuscito a trovare il tempo,e lo spazio per prima cosa,per costriure un piccolo osservatorio fisso in pianta stabile.

Prima di cominciare il tutto mi sono divertito a costruirmi graficamente il logo del sito osservativo dedicandolo alla mia vecchia gattona!

Si comincia con trovare il luogo adatto nel mio giardino.Dopo un attenta riflessione,decido di procedere con la costruzione in un angolo.Il motivo è sopratutto per il meno fastidio che possono recare i lampioni.Ricordo che questo è completamente un osservatorio cittadino!

Il mio problema principale, era un olivo presente dove volevo cominciare i lavori.Con tristezza ho dovuto cercare di spostarlo,facendo attenzione di non rovinare il “pane” nelle radici.Missione riuscita, grazie ad alcuni soci del gruppo ,che ringrazierò  in fondo alla pagina.Citerò tutti i partecipanti al progetto.

Ecco il momento dello spostamento dell’Olivo.

 

 

Nel preciso punto,dove era la pianta,ho creato il fondamento per il “tondo” di cemento da collocare per il supporto della colonna del Telescopio.Ho preferito questo sistema invece della classica ghiaia di appoggio.

Ho utilizzato materiali di scarto trovati qua e la per avere una base “armata”,non solo di cemento.In questo caso erano dei vecchi attaccapanni da muro, in ferro battuto.

 

 

Per la profondita della buca, ho misurato il tondo di cemento, preferendo che non venisse interrato completamente per via della pioggia che può battere nel fondo della colonna, recandolgli la fastidiosa ruggine.

In questo caso prima di mettere il “tondo” ho fatto due carrette di cemento con ghiaia mischiata e qualche sasso.

Dopo di che ho inserito il tubo,ho messo più o meno in livella il tutto, e ho gettato completamente il tutto.Una volta asciugato, ho ricoperto tutto con la terra.

Ecco la nostra base bella robusta.

 

 

 

Nel frattempo ho lasciato qualche giorno per asciugare, almeno un pò il tutto,per poi procedere con il livellamento della base con cemento e sabbia fine.Gli ultimi 10 cm in cima devono essere belli rigidi, avendo la necessità di inserire i tasselli in un secondo momento.Un cemento “grezzo” non va bene,mentre un cemento fine è più idoneo per i tasselli in ferro.

Ho utilizzato dei mattoni in cemento attorno per rendere più rigido il pavimento,e provato la futura colonna,poi rivelatasi scadente.

 

 

Trascorsi un pò di giorni,ho cominciato a creare la struttura in legno che dovrà coprire il tutto.Ho voluto spendere molto poco e quindi molti pezzi di legno che vedrete sono di recupero.Questo osservatorio di casa ha un costo bassissimo.La maggior parte dei componenti e tutta di recupero.

Prima di continuare la mia idea era quella di creare una sorta di “cassone” ribaltabile.Ecco perche ho cerato di usare materiali leggeri e non troppo grandi.

Nella foto sotto vedrete la base,da infilare negli appositi 4 fori fatti nel terreno.Ho scelto di cementare anche queste 4 gambe,e quindi ho inchiodato delle stecche di scarto, per avere maggiore aderenza con il cemento.Insomma in questo modo non si rischia che si sfili in alto la struttura.

 

 

Ecco la base a dimora,dopo un attenta verniciatura con bitume resistente.”si trova in qalsiasi negozio di ferramenta”.Il Bitume è necessario per la conservazione del legno sotto terra,non inserite mai il legno senza un isolamento.Con il passare degli anni si sciuperà tutto.

Prendiamo le misure….

 

 

…… e lo caliamo dentro.

 

 

Dopo una piccola gettata,comincio a fare il piano del cassone,facendo attenzione di tenerlo più alto del famoso “tondo” di cemento.Non ci deve essere nessun contatto per non avere vibrazioni.

Ho inserito per prima la colonna con tasselli da 12mm,ho fatto un foro nel piano e ho avvitato il tutto.

 

 

 Il legno scelto per la copertura, sono i famosi pannelli da cantiere,economici,resistenti se verniciati nel modo giusto.

 

 

Riparto con la costruzione del telaio con dei listelli di abete.Una volta capito cosa inserirò all’interno capirò l’altezza da costruire.

Ho scelto queste dimensioni,capendo che da un sito cittadino è inutile avere un telescopio enrome,un newton da 200mm è più che sufficente.Se un domani volessi cambiare tutto il set-up posso optare per moltissime altre configurazioni.All’interno può entrare molti tipi di telescopio,c8,c9,smith cassegrain e molti altri.Ovvio un newton da 300mm no!Ma in fondo in città sarebbe poco utilizzabile.

Ecco qua come dovrà stare il mio telescopio in park scope.

 

 

Smontiamo il tubo e vernciamo il telaio,ancora da fissare ovviamente alla base.

Ho utilizzatouna vernice molto buona,impregnante al gel,molto più resistente di un classico impregnante,donando una bella copertura lucida e resitente all’acqua.

Il verde per motivi di estetica dettati dalla moglie.

 

 

Comincio a montare i pannelli nel telaio,dopo avere incernierato con tre cerniere,belle robuste,la base con il sopra.

 

 

Procedo con la verniciatura del cassone.

Noterete che nel lato opposto dove ho messo le tre cerniere,ho tagliato un pezzo di pannello.Questo perche prima di aprire mi sono accorto che il cassone batteva sul tubo.Alzando prima questa piccola sponda,si può procedere con il solevamento senza avere problemi.Altre tre cerniere,meno robuste in questo caso.

 

 

Negli angoli del telaio,sempre con materiali di recupero,ho fissato delle staffe “porta mensole” per irrobustire il tutto.

 

 

Ecco quà la sponda aperta con degli appositi fermi a strappo da avvitare al legno.

 

 

Ecco il cubo,provvisorio,finito.Ma ancora cè da lavorare!

 

 

Dopo un pò di giorni di pausa,riprendo il lavoro.Avevo un pannello solare che può sempre fare comodo.Infatti vedremo cosa ci farò con questo piccolo pannello.Vi dirò più avanti.

 

 

Decido,trovando un offerta in una ferrmenta,che è meglio,molto meglio isolare il tutto all’interno.Non avevo preventivato questa cosa,ma vedendo la temperatura all’interno “avevo messo un termometro nei giorni di sole” molto alta.Con 30 euro ho fatto l’isolamento!

 

 

Per incollare il tutto ho utilizzato il silicone appostio per polistirolo.Il tutto poi tagliato con il trincetto ben affilato.

 

 

Ecco il tutto ben isolato.Altre prove della temperatura hanno dato riscontri moolto positivi.Ma ancora non mi bastava.Odio sapere di avere un telescopio a 30 gradi.Certo contro i 38 di prima,ma ancora deve arrivare il caldo. “siamo a Giugno”

 

 

Cominciamo a passare i fili per la corrente.Non vi ho ancora detto che il mio studio sarà una roulotte! Da li partono tutti i collegamenti per fare funzionare l’osservatorio.

Ecco il portacavo uscire dal cassone.

 

 

Tagliamo a misura e siliconiamo la scatola

 

 

Eccoci a vedere l’osservatorio ribaltato,dopo avendo messo una specie di panchina bassa bassa,per farlo appoggiare.Carta catramata al seguito per isolarlo nel tetto.

 

 

Ecco l’osservatorio chiuso,con una chiusura a scomparsa.Pannello solare e velcri a strappo per tenere alzato la parte anteriore quando si apre.

Qui si vede bene le maniglie installate per aprire il tutto.Riesco ad aprirlo anche da solo,il tutto non è peso,meglio però quando lo apriamo io e mia moglie assieme.Un domani posso anche prevedere un apertura motorizzata,non è difficile.

 

 

Qui vediamo in dettaglio,la postazione fissa al completo!

Roulotte,per gestire il tutto in remoto,e l’osservatorio.

Nel frattempo ho creato pure una tettoia “senza gambe” per la roulotte,per proteggerla dal sole.Il tutto fissato nel lato del tetto con apposite viti.

 

 

Abituato ad uscire sempre,ed avere corrente a 12v,qui dipongo di corrente a 220.Assieme al mio amico di un noto negozio,ho comprato un invertitore.

Modificato assieme a lui nel suo studio con le prese accendisigari.

Ho scelto questa soluzione perche altrimenti ero costretto a comprarmi tutti gli alimentatori per il 220,spendendo un bel pò.In questo modo il 220 viene trasformato in 12v.Funziona tutto egregiamente.

 

 

Eccoci al lavoro per mettere le femmine nel convertitore

 

 

Eccoci a provare una notte di sereno l’attrezzatura.Ecco un bel problema,la colonna non è all’altezza di tutto.La colonna utilizzata era sempre di recupero,essendo un supporto per i sedili delle barche.Un mio amico risolve subito il problema,costruendomi una colonna a prova di uragano,in ferro e non in alluminio.

Ecco il colonnone,una volta fatto un domani posso allogiarci anche un eq8.

In foto rende poco ma pesa moltissimo.

 

 

Dopo un attenta verniciatura,ecco un mio amico portare il tutto all’osservatorio.

Assieme poi ci siamo divertiti a montarla al posto di quella ciofeca che avevo messo.

 

 

Non avevo voglia di smontare la base,e il mio amico ha deciso di tagliare il pannello per permettere l’uscita della vecchia,e l’entrata di quella nuova.

Cominciamo a fare di nuovo i fori per la nuova colonna.

 

 

Nel frattempo io eseguo dei piccoli aggiustamenti.

 

 

Ecco qua,tutto montato,la cosa cambia,e di molto.Nella foto vedete un pò il tutto finito.Scatola invertitore dove attaccare le prese.

 

 

Eccoci all’interno della roulotte,preferisco chiamarlo studio,con 2 vecchi monitor ma splendidamente funzionanti.

Il mio sogno?Avere finalmente le luci rosse!Qui non lo farò vedere ma dentro lo studio cè un bell’impianto di illuminazione led.

 

 

Questa invece è la parte dove controllo i dati meteo “sempre on-line ” e un monitor,vecchissimo per vedere il comportamento del telescopio al di fuori.

 

 

Ecco qui la parte difficile,almeno per me.Fare interagire tutto con il pc all’interno.Due miei amici procedono con l’esecuzione.

 

 

Interfaccia con eqmod.

Sono un grande spippolatore di programmi,ma non chiedetemi di driver,interfacciare i componenti eletronici e altro…

 

 

Ok,abbiamo quasi concluso,non resta che provare il tutto e vedere come funziona.Vi dico la verità,il tutto è già stato provato,e funziona egregiamente.

Passiamo prima di concludere all’inagurazione della piccola “specola”

Gli astrofili sono anche dei buoni “gastrofili”!

 

 

Ecco alcuni soci del gruppo….

Mangiare ovviamente…….

 

 

 

Vediamo per cocludere l’osservatorio in funzione di notte.Come vedete l’inquinamento luminoso non è da poco.Grazie ai filtri oggi però si possono ottenere delle foto magnifiche anche dal centro di Milano.

Avendo lo strumento per misurare SQM non riesco ad andare oltre i 19.80 non male comunque.

 

 

 

La stazione meteo presente monitorizza tutti i dati del tempo dell’osservatorio.La stazione è sempre on-line sul mio sito di www.arezzometeo.com

 

 

Piccolo aggiornamento,e piccola modifica dopo qualche giorno.

Il pannello solare,come vi avevo promesso serve per alimentare delle ventole di espulzione quando ci batte il sole.La temperatura all’interno dell’osservatorio non sale mai sopra i 30 gradi!

In più recentemente ho istallato una tettoia in più.

Il lavoro ora posso dire che è concluso.

LORENZO SESTINI